L’ore illegali ep.2
Sin da quando era CT dell’U21 e mandò a cagare un me neoiscritto che si lamentava della mancata convocazione, è per me un sinonimo di schiettezza nel progetto. Ecco perché ho deciso per questa seconda puntata di L’ore illegali di avere come ospite Arnaldo Figoni: CT sfortunato, allenatore chiacchierato e calciatore incompreso.
Sul mandarti a cagare penso che fosse ampiamente meritato in quel momento. Non sei il primo e non sarai manco l’ultimo. Purtroppo quel commento non lo trovo più. Ogni tanto ci ripenso con fare autoerotico a vedere come azzero la gente con le parole. No, non mi sto massaggiando i capezzoli mentre lo dico… Di tante cose che si possono dire di me, sicuramente non si può dire che non sia schietto! Per quanto riguarda il quadro che hai fatto del sottoscritto non posso che darti ragione. Come calciatore sono sempre stato né carne né pesce. È solo perché ho un allenatore bravo che riesce a farmi giocare decentemente se ho vinto la Coppa Italia! CT sfortunato decisamente. Considerando che poi la finale per il bronzo manco l’ho potuta giocare perché il server non mi ha fatto entrare, insomma girano. Poi contro i francesi dopo due minuti oltre il recupero concesso. Classico FM. Allenatore chiacchierato sembra che tu mi stia additando di essere un maniaco o un feticista, poi magari sono io che ho la mente deviata… E potrebbe tranquillamente essere.
Allenatore chiacchierato perché se parli con altri allenatori nel progetto difficilmente qualcuno dirà “Figoni? E chi minchia è?” e se devo essere sincero i fan sono in netto vantaggio sui detrattori. Secondo te è una questione di ricerca di gioco, romanticismo della tua causa o c’è qualcos’altro che affascina del tuo ruolo da manager?
Penso sia difficile non conoscermi, in live quando entravo su discord, tuonavo. Anche dal culo. Una volta ho dimenticato di mettere il push to talk e si è sentito un peto in live. A parte gli scherzi io mi sono sempre approcciato ad allenare con un piacere della scoperta. Non mi sono mai fossilizzato su un’idea unica di gioco, ne ho tante e ne vengono sempre fuori. Poi ognuno ha le sue idee sul come portare avanti la sua squadra, il suo progetto. Il romanticismo è dato penso dal fatto che dopo tutti questi anni, io rimanga in sella alla guida della mia squadra. Non mi lascio abbindolare troppo dalle chiacchiere perché comunque ne ho sentito tante. Sai quanti ci fanno le lodi sul fatto di essere un gruppo solido, che abbiamo un ambiente bellissimo, poi in sede di mercato ti pisciano? Se avessi un centesimo per ogni volta che è successo a quest’ora potrei pagarmi una bella berlina, dai sono umile. Credo che comunque anche il carisma della persona incida sul vedere una persona, anche l’immagine che dai. Io mi sono sempre mostrato come un fiero combattente per la mia causa, portando tante volte a mettermi in situazioni di imbarazzo, tipo quando inneggiai ad Allah durante un Chievo Fublet quando segnò Gianni Pasquale che noi chiamavamo Momo la evidentemente somiglianza con Salah… L’essere personaggio, più una volontà di vivere il gioco in maniera esplorativa mi porta inevitabilmente a essere una delle persone più conosciute. Spero solo di non essere un personaggio cringe tipo qualcuno che esce una volta ogni passaggio della cometa di Halley per dire cazzate trite e ritrite.
Guarda se vuoi puoi anche dirmi con chi ce l’hai, non è un problema. Tanto dopo aver fatto irritare il Savini fan club, abbiamo sdoganato l’idea che non c’è né giornalismo né rispetto per nessuno in questi articoli.
Questa risposta però mi dà spunto per più domande, quella che mi pressa di più riguarda il mercato, perché ho vissuto la stessa situazione nel mercato estivo passato. Promossi in B con un gran lavoro dopo solo un anno e mezzo, squadra innegabilmente top attività, pensavo che gli utenti venissero a me come immagino la figa lanciarsi su Can Yaman. Ho ricevuto invece il tuo stesso trattamento: ringraziamenti sperticati, grande onore ma due di picche uno dietro l’altro. Secondo te perché? È un problema del gioco? Crei legami per cui poi non vuoi più andartene o magari hai paura di trovarti male?
I nomi non li farò perché i riferimenti sono abbastanza chiari. Rispondendo alla tua domanda, non credo che i meriti non riconosciuti siano un problema, perché comunque essendo una community, in fin dei conti, ognuno si crea simpatie e antipatie a seconda di quel che si trova davanti. Poi tante persone vengono “indottrinate” a seconda del gruppo di cui fanno parte. Tipo se tu fai parte di una squadra in particolare tu, facendo parte di quella squadra tendi ad associarti completamente al tuo allenatore, in quel caso il tuo leader di gruppo. Parlo di atteggiamenti, antipatie. Come ad esempio se litigassi con un altro utente rivale e automaticamente il gruppo si unisce a te nel portare avanti l’astio anche se magari poi molti di questi utenti della squadra non ci hanno mai avuto realmente a che fare… Non so se rendo l’idea. Così facendo già si crea una “preselezione” ridotta di eventuali spostamenti di mercato. In altre parole ci si fa terra bruciata ancora prima di provare esperienze altrove. Poi guarda, sull’avere paura di trovarsi in un gruppo di merda possiamo dire con molta pacatezza e tranquillità che sono finito all’Udinese per mano di VP. Dalla padella alla brace. Quella udinese era uno shitshow e possono confermarlo realmente tutti, senza troppi giri strani. Poi inutile negare che tante squadre godono del blasone della compagine fuffa, quando si arriva alle scelte da parte dei giocatori in procinto di trasferirsi. Tu fatto a giocatore che tifa una tra Milan, Inter e Juve, ti arriva una di quelle offerte da parte della tua squadra del cuore, è pressoché impossibile ragionare da GDR, ragioni con il sentimento. Nonostante la possibilità che tu giochi titolare in una di queste squadre siano ridotte al lumicino.
Ritorno alla risposta precedente. Dici di non esserti mai fossilizzato su un’idea di gioco e che tante ancora te ne vengono fuori. A parte il fatto che mi hai fatto visualizzare questa mostruosità di te che partorisci tattiche che si staccano dal tuo corpo, sono molto interessato al concetto di idea di gioco. In base a cosa nascono? Parti dai giocatori a disposizione? da un’idea generale? Dacci sta lezione metafisica di tatticogenesi.
Io credo che si debba partire da ciò che si ha a disposizione, provare ed eventualmente intervenire per migliorare in futuro. Chiaramente se ho una squadra tecnica vado su un qualcosa di complicato, tipo una squadra incentrata sul palleggio e sulla gestione del possesso. Se avessi una squadra di fabbri punterei sul pressing e i recuperi palla per cercare di mettersi in situazioni vantaggiose. È molto semplisce (cit.) Se hai una squadra di merda manco andare a Lourdes ti salva. Se hai una squadra che ha una capacità di qualcosa, io credo che sia il caso di costruire attorno quella singola cosa che rende la squadra unica nei confronti delle altre. Poi adesso tu che mi dici di partorire sembra una cosa dolorosa e alquanto splatter, mentre la creazione di un’idea di gioco è una delle cose più belle di FM fino a quando non prendi granchi perché come gioco fa pena. Di giochi di merda ne ho giocato tanti, ma come FM 20, credimi, mai.
Io mi dovrò ritirare quando cambieremo gioco, perché il grosso danno che mi ha causato il progetto è che non sono più riuscito a giocare ad FM offline. Ho sempre sognato il terzino a 3 su FM, ho comprato il gioco al day 1 e non ci ho mai giocato, maledetto progetto.
Che poi questa è una cosa che secondo me capita a qualcun altro, ma non a tutti, perché tanto se devi solo scaricare una tattica e adeguarla al regolamento vigente non è che ci vuole tanto pensiero dietro. Considerazione un po’ amara, forse. Tu che ne pensi? Condividi o sto esagerando?
No no condivido pienamente. Il progetto mi ha portato a competere a un livello tale che ormai è talmente serio da non poter vivere più come un divertimento. È brutto da dire perché il progetto è una community e bla bla bla, ma quando si perde ci si incazza come i tacchini. Vivendo FM così tanto non riesco a viverlo offline come lo vivevo una volta. Prima era la classica scimmia che si posa sulla spalla e che ti viene di tanto i tanto, tipo una voglia. Che ne so, è come se tu avessi voglia di mangiarti qualcosa che non mangi mai. Ad esempio vorrei mangiare delle patatine, è letteralmente mesi che non ne mangio. Se però le mangiassi tutti i giorni, non starei benissimo e non vorrei mangiare più patatine fino alla fine dei miei giorni. Che sarebbero probabilmente pochi visto la quantità di fritti che mangerei in questo caso. Il vivere FM da saltuariamente a quasi ogni giorno mi porta inevitabilmente ad avere una saturazione tale da questo gioco che, ovviamente quando ho una possibilità di fare altro, non ci penso due volte. Pertanto sì, quando finirà il progetto, forse potrò giocare FM nuovamente e gustarlo come lo gustavo in origine. Per me il discorso tattiche è un tasto dolente e motivo di trigger perché comunque uno dei motivi per cui sono così coinvolto in questo progetto è il fatto che mi sia trovato spesso in situazioni dove il mio avversario, forse per la pressione di una dirigenza, o per la paura di figure di merda, o semplicemente perché ha la mamma bagascia, decide di mettere un modulo scaricato che gioca sui glitch di un gioco di merda come già detto in precedenza. Non esageri perché credo che molti di questi allenatori capaci a premere download sono stati bravi abbastanza da rovinare l’esperienza a tanti, non solo a me. Capisci che dopo aver preso quattro gol da rimessa buggata – quando queste erano permesse – ti girano i coglioni. Soprattutto perché sia io che altri, sappiamo che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per quello sono finito a far parte della commissione tattiche, organo odiato, guarda caso, da chi usa unicamente tattiche di altri. Mi girano solo i coglioni che ho dovuto sprecare centinaia di ore a dover trovare un modo per arginare questo fenomeno di letteratura inglese, di Joe Strummer, di Torino Film Festival e di chi altro. Perciò no, non esageri. A me la pausa di S6 ha fatto maturare perché mi ha fatto capire che non ho più bisogno di farmi il sangue marcio su FM. Ora mi faccio il sangue marcio su Warzone.
Che poi, in aggiunta, le misure della commissione tattiche sono dovute alle malefatte di questi. In un progetto bellissimo saremmo tutti bravi e gentleman. Ma non lo siamo.
Vabbè allora se ormai siamo nel trigger ti triggero fino alla fine (cit.). L’euroChievo ti fa incazzare di più perché parlarne così tanto ha reso la conquista dell’Europa un “ohh finalmente ce l’ha fatta”, che in realtà così scontato non è mai stato, o perché è chiaramente una gufata?
Penso una cosa a metà tra le due. In S5 il Chievo in Europa voleva dire mettere fuori l’Inter e il Drink dal giro delle competizioni europee. Quindi da una parte vedevo sì i complimenti per l’andamento, più che per un avercela fatta, ma dall’altra vedevo una solfa che aveva scassato il cazzo ancora prima di prendere piede. In S6 non è colpa delle gufate, è colpa mia che non ho saputo far reagire la squadra a dovere dopo essere stato derubato da un allenatore che giocava asimmetrico. Eh vabbè, è la vita. Probabilmente non ci saremmo qualificati uguale, ma girano ugualmente. Il server non ragiona tanto sul fatto che uno possa avere dei “risarcimenti”. Se per il server perdi inevitabilmente lascia strascichi. Anche dopo partite in cui subivo il crash, l’andamento successivo ne era condizionato. Anche perché sono uno dei pochi a non aver MAI vinto una partita rigiocata dopo crash. Chiaramente conta la seconda partita e non la prima. La differenza è che dopo la seconda partita prendevo il portatile a testate. Penso che in generale, crash a parte, una sconfitta subita in maniera pessima dopo una buona striscia positiva metta in dubbio tante certezze, non solo nel PG ma anche nel mondo del fuffa. Non unicamente in un gioco dove la CPU fa virtualmente il cazzo che le pare. Più che prendere atto di quello che il gioco mi ha detto non posso fare. Anche perché se prendessi come attendibili i dati delle partite del Progetto, parleremmo di fantascienza.
Oltre le bestemmie c’è qualcosa che accomuna te, Sedda e Deidda? Esiste una scuola sarda nel progetto?
Tra me Sedda e Deidda ci accomuna l’amicizia. Mi mancano tanto perché non ci vediamo da due anni praticamente. Non ci vediamo da quando andammo a Lucca Comics. La scuola sarda effettivamente non esiste, è più un concetto allargato di allenatori del Torino, International. Ci siamo noi tre, quello sculato di Martinelli, Avogaro, Morena, in passato anche altri come Pennisi sono stati della scuola, perfino – perdona quello che sto per dire – Mr. L. Sicuramente io e Maurizio abbiamo collaborato di più sulle tattiche, rispetto a Jack che ho avuto modo di sentire più per cose organizzative, rispetto a cose tattiche. La scuola sarda non so manco se aprirà visto che siamo quattro gatti di tutti i sardi del PG…
Momento dilemma: il Chievo arriva in Champions ma l’anno dopo retrocedi come la Samp fuffa qualche anno fa, oppure arrivi alle porte dell’Europa sia in s7 che in s8 ma non ti qualifichi
Considerando che il mio obiettivo rimane sempre fare meglio dell’anno prima, se arrivassi in Champions quest’anno godrei parecchio. Poi l’anno dopo può anche esplodere la squadra per quanto ne sappiamo noi! Perciò sì ti direi il primo scenario. Di arrivarci vicino e rosicare ci sono abituato. Vorrei provare un’esperienza nuova tipo arrivare in Europa, sai com’è… Poi se dovessi retrocedere, pace. Prima però devo finirci in quella situazione, ecco
Ma sai com’è cosa? Io lo so bene come sarebbe: i gironi non si allenano più live, ti qualifichi lo stesso e alla prima partita da allenare il server non ti fa entrare e perdi. Eccoti risolta la curiosità…
Ma visto che siamo di profezie, dammi le tue dai. Campionato di A mi sembra blindato, quindi dimmi chi retrocede, le prime due di B e chi vincerà i playoff di C
Se mi qualifico per l’Europa, è uno scenario probabile! Penso che le candidate alla retrocessione siano Drink, Milan ed Empoli, le altre mi sembrano andare a un ritmo diverso oggettivamente parlando. Poi per quanto riguarda la B vedo ben attrezzate Fiorentina ed Entella. I playoff di C li vince sicuramente una squadra del girone C. Direi una tra Pescara e Chieti.
Parliamo un attimo anche del tuo giocatore…

A 33 anni si può dire che la tua carriera sia sul viale del tramonto. Ti dirò, fai abbastanza schifo, ma mi sarebbe piaciuto allenarti. Mi piacciono i giocatori che non sai dove cazzo metterli e che però sono duttili. Arrivare a questa “accozzaglia” di skills è stata una scelta o il frutto di un cambio ruolo in corsa?
Ma soprattutto, quando rinascerai, come intendi ricrearti? E anche il nuovo Figoni resterà per sempre al Torino?
La mia carriera va verso il tramonto e devo dire meglio così, almeno posso rinascere come una fenice che in realtà ho più le sembianze di un tacchino. La mia accozzaglia è data dal fatto che quando mi invitarono qui io volevo iscrivermi come attaccante, ma nel Chievo servivano centrocampisti, quindi butta pure il ruolo di centrocampista. Poi era il periodo in cui le schede si facevano a cazzo di cane. Sia da parte di chi si iscriveva, che magari si presentava realmente dicendo “sono scarso di testa, ma bravo negli inserimenti” non come un forte in senza palla, intuito, ecc… Poi era anche il periodo in cui le schede erano squilibrate. Non nascevi con 100 CA, nascevi forte o pippa. Io son nato pippa. Poi anche volendo, dimmi te che cazzo volevo potenziare con 90k di ingaggio… Se uno nasce pippa ma volenteroso e non gli dai nulla per migliorare il suo status, non lamentarti quando ti diranno voglio andare via o voglio mollare il Progetto. Comunque escludo ogni cambio di squadra, sono troppo legato al Torino per andare altrove. Anni fa mi sarebbe piaciuto andare all’Inter, un po’ perché ero disperato all’Udinese, un po’ perché ero curioso di essere allenato da Marchese nell’Inter che vinse il treble nazionale. Nell’Inter nazionalista di oggi non ci sarebbe spazio, ovviamente. Poteva avere senso per me fare un cambio di squadra quando ero in B, a rischio di finire in C. Adesso comunque ho una dimensione, sono uno dei giocatori preferiti del mio allenatore. Non vedo alcun motivo per andare via, onestamente. Anche perché non mi piace l’idea di allenarmi io altre ego giocatore con me allenatore. Mi fa proprio strano come idea
Guarda non dirlo a me, mi sono ceduto prima in prestito e ora definitivamente perché non sopporto l’idea di allenare me stesso. E sono sicuro che finirei per non farmi giocare mai perché mi sentirei in torto nei confronti del panchinato di turno. Poi comunque il doppio ruolo è bello pure perché dà la possibilità di conoscere due ambienti diversi.
Concludiamo l’intervista con la domanda libera, cioè quella domanda che speravi ti facessi perché hai proprio il nodo alla gola e devi urgentemente dare una risposta. Prego, il palco è tuo
Perché cazzo continui ad allenare dopo tutti questi anni? Beh non c’è una vera e propria risposta. È solo che non mi va proprio giù di essere in difetto contro certi incompetenti. E ce ne sono tanti. Voi sarete furbi, ma io sono stronzo. Volevo comunque ringraziarvi per allietare e aver allietato le mie giornate con alcune delle stronzate che avete sparato durante le stagioni. Alcune le porto nel cuore ancora a distanza di anni. Probabilmente avrei potuto fare lo gnorri su molte cose come tutti gli altri che fiatano solo quando i problemi toccano il proprio seminato, ma non sono così. Come disse Ale Pironti: “Di undici rompicoglioni, dieci ne giocano al Torino”. Non so che numero sono io, ma il mio preferito è l’8. Probabilmente avrò quello!
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