VILLAGE OF LEGENDS: quando il gdr incontra il deck building
Village of Legends è un ottimo gioco da tavolo entry level con ambientazione e regolamento che prende una forte ispirazione dai classici gdr fantasy
Prendete un gioco di deck building, aggiungete dei dadi e un forte richiamo ai giochi di ruolo, mescolateli sapientemente e avrete Village of Legends. Questo gioco, pubblicato nel 2017 è ancora, oserei dire ingiustamente, pressoché sconosciuto. Abbiamo avuto la fortuna di provarlo al Treviglio in Gioco insieme al suo autore e illustratore Lorenzo Lupi. Proprio in questo periodo, tra l’altro, si stanno inziando a svolgere i primi tornei di VoL in modalità 2 vs 2 con in palio diverse copie del gioco, ulteriore motivazione per imparare a giocare.

Deck building
Il mazzo base
A prima vista il gioco si presenta come un classico gioco di deck building. Il mazzo di partenza è composto da 10 carte base (8 monete e due armi) e man mano gli si aggiungono carte sempre più forti comprandole dal mercato.

Il mercato
Già nel mercato possiamo notare una particolarità: ci sono si 5 carte causali, ma anche 5 mazzetti da cui si estraggono rispettivamente pepite, pozioni, magie, pergamene… e birre.
Abbiamo quindi ben dieci carte tra cui scegliere e ciò permette di avere sempre una scelta interessante per l’acquisto.

Gioco di ruolo
Le classi
La prima cosa che si nota dal punto di vista ruolistico sono le classi. A inizio partita bisogna infatti scegliere una “classe” tra guerriero, paladino, elfo, nano, barbaro e mago. La scelta della classe influenza molto la strategia ottimale: gli incantatori hanno pochi punti ferita ma possono lanciare magie facilmente, i combattenti sono resistenti ma più “ignoranti”. Come non citare, inoltre, il nano e il barbaro hanno abilità speciali che li rendono più forti se bevono birra.
Ogni classe ha quindi un punteggio di intelligenza (necessario per lanciare magie), un’abilità personale e un diverso numero di punti vita.

Xp e livelli
Un’altra dinamica presa dai giochi di ruolo è quella dei punti esperienza. Sconfiggendo mostri si ottiene xp e si può salire di livello, sbloccando così delle nuove abilità specifiche per classe al secondo e al terzo livello.
Le carte
Al di là delle meccaniche, anche l’ambientazione richiama molto i classici gdr fantasy e non solo nelle 5 categorie di carte sopra elencate. Tra le carte casuali si possono trovare scrigni del tesoro, armi, armature e infinte quelle che forse sono le carte più potenti: i mostri.
I mostri sono carte che verranno giocate sugli altri giocatori e gli faranno danni all’inizio di ogni loro turno fino a quando non vengono sconfitti. La vera forza dei mostri è però impedire allo sventurato che li deve affrontare di comprare carte o attaccare gli altri giocatori. Distruggere mostri è però l’unico modo in cui si possono ottenere xp. Giocarli contro un avversario potrebbe quindi permettergli di salire di livello e diventare più forte,

I dadi
La stragrande maggioranza dei giochi di deck building (ad esempio Dominion ma anche, per restare in tema, Hero realms) sono principalmente strategici. L’elemento fortuna si riduce solitamente a quali carte si pescheranno ed è di solito bilanciato dalla possibilità di eliminare le carte più deboli dal mazzo. Oltre ciò l’unico elemento casuale è la disponibilità delle carte nel mercato. Molto coraggiosa quindi la scelta da parte dell’autore di introdurre un elemento aleatorio molto influente nel corso della partita. I danni degli attacchi sono infatti calcolati sommando il risultato del lancio di uno o più dadi da 6 a bonus o malus fissi. Questo vale naturalmente sia per gli attacchi dei giocatori che per quelli dei mostri. Inoltre, anche le monete che si possono spendere al mercato quando si gioca una carta tesoro saranno così determinate.
I giocatori più esperti potrebbero non gradire questa scelta, ma bisogna dire che rientra in pieno nello stile dei giochi di ruolo.
Modalità di gioco
A seconda che si possiedano o meno le espansioni si possono giocare diverse modalità di gioco della durata variabile tra 20 e 60 minuti:
- 1 giocatore: grazie all’espansione potremo giocare il gioco come se fosse un’avventura fantasy
- 2 giocatori: 1 vs 1, la modalità più classica dei deckbuilding e ovviamente anche in questo caso è presente
- 3 giocatori: tutti contro tutti, per evitare accanimenti si attaccare solo il giocatore alla propria destra. Vince ovviamente l’ultimo che rimane in vita
- 4 giocatori: 2 vs 2, anche qui si può attaccare solo l’avversario alla propria destra, quando questo muore posso attaccare anche l’altro.
- 5 giocatori: tutti contro tutti, vince chi riesce ad uccidere i due giocatori nella posizione opposta alla propria (solo con espansione).
- 6 giocatori: 3 vs 3, un leader e due “bodyguards” per squadra. I giocatori si pongono sui lati opposti del tavolo. Le guardie possono attaccare solo il giocatore di fronte a loro, il leader può scegliere quale delle due guardie attaccare. Quando una guardia muore i giocatori avversari possono iniziare ad attaccare il leader avversario da quel lato. (solo con espansione)
- gdr: da Village of Legends è stato inoltre tratto The Reaper’s Hand, un vero e proprio gioco di ruolo cooperativo.

Materiali
La grafica è sicuramente molto curata e rende il gioco un piccolo gioiello artistico.
La qualità delle carte è buona ma il consiglio è di imbustare le carte (che sono 172 solo nella scatola base). Come in ogni deck building, infatti, le carte andranno mischiate molte volte e le bustine, oltre a proteggerle, le renderanno più facili da scozzare.
L’unica pecca è il regolamento la cui leggibilità non è altissima. Si tratta infatti di 7 pagine di wall of text con pochisisme immagini. Per esigente di compattezza, inoltre, il carattere utilizzato è un po’ piccolo.
Conclusioni
Village of Legends è un ottimo gioco da tavolo entry level con ambientazione e regolamento che prendono una forte ispirazione dai classici gdr fantasy. Questo gioco è sicuramente rivolto più ai giocatori casuali che non agli amanti della strategia data la forte aletorietà. I principianti saranno attirati non solo dalla semplicità del gioco ma anche dalle fantastiche illustrazioni.
La possibilità di scegliere classi diverse rende il gioco vario e, unito alle diverse modalità di gioco garantisce una buona longevità. La durata ridotta eviterà inoltre che ci si possa annoiare.
Ricordando che l’intero progetto dal regolamento alle illustrazioni è stato curato da un’unica persona non possiamo che fare i complimenti al suo creatore. Nel caso poi foste interessati ad avere ulteriori informazioni questo è il link al sito ufficiale.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!