Prima Vennero

Prima Vennero: un gioco audio-immersivo

Realizzato dalla Chaos League, autori dei giochi di ruolo dal vivo “Sahara Expedition” e “Tutti hanno un segreto nasce come gioco ibrido tra larp da camera e gioco di ruolo da tavolo. Supportato da una campagna kickstarter di grande successo, Prima vennero porta una particolarissima innovazione al vecchio concetto di Gioco di ruolo da tavolo.

Per un giocatore di ruolo, l’idea di comprare un impianto audio dolby surround non è mai stata una grande priorità. L’opportunità di poter approfittare di questo in un gioco di ruolo ultra-immersivo potrebbe però cambiare questa prospettiva.

Di fatti il titolo del gioco “ Prima Vennero – A Blindfold Role-playing game ” risulta già particolarmente esplicativo: si tratta di un gioco di ruolo realizzato dalla Chaos League, autori dei giochi di ruolo dal vivo “ Sahara Expedition ”,  e “ Tutti hanno un segreto ”, la cui vera caratteristica risiede nel dover giocare interamente bendati. Unica guida della nostra esperienza, delle tracce sonore ad hoc, le quali non saranno le classiche musiche da ambientazione, ma vere e proprie composizioni. Brani dotati di una spazializzazione particolare in grado di ricreare dunque ambienti e distanze.

Quella delle tracce audio diventa di fatto di una meccanica particolarmente interessante. Qualcosa pensata non solamente con l’intento di creare una profonda atmosfera e migliorare l’immersività complessiva, ma ideata allo scopo di dare ai giocatori determinati indizi, rendendoli consapevoli di minacce ed eventi attraverso la spazializzazione dei suoni. Immaginate ad esempio una sessione online, con alle orecchie un paio di cuffie circumaurali in grado di riportare perfettamente le tracce fornite dal titolo. Immersione totale.

Prima vennero

Non solo audio

Un titolo del genere, tuttavia, avrebbe poco mordente se l’ambientazione non fosse adatta ad un simile metodo di interazione. Il contesto narrativo in cui si ambientano le sessioni di “ Prima Vennero ” è la terribile Berlino del 1942. I nostri personaggi vestiranno i panni di perseguitati dal regime per le motivazioni più disparate. Il nostro dunque sarà un cammino al “buio”, con la costante minaccia di essere trovati e l’imperante condizione di dover fuggire.

Prima Vennero è un artbook (16,5cmx24cm) illustrato, interamente a colori, comprendente di tutto il necessario per giocare. Al suo interno è presente una descrizione dettagliata di Berlino del 1942 con molteplici e specifici spunti riguardo al contesto storico del periodo. Cinque i tipi di personaggi giocabili, ispirati a persone realmente esistite, con l’aggiunta di scene flashback scritte appositamente per approfondire loro e il loro background. Tra gli esempi,abbiamo un professore omosessuale, un’attivista politico e un operaio ebreo. Vi sono inoltre documenti specifici per sviluppare il personaggio e tredici tracce audio che forniscono un alto grado di immersione. Importanti le due guide, una alle buone pratiche da seguire per giocare al buio e l’altra per la “safety”, con consigli su come gestire tematiche delicate come quelle della Seconda guerra mondiale.

Il dramma della guerra

Prima Vennero

Le tematiche trattate da questo gioco risultano estremamente serie e delicate. Gli autori stesso tengono a precisare la cura con cui sono state maneggiati tali contesti e non possiamo che essere contenti di avere un titolo profondamente coinvolgente basato su questi avvenimenti. Molto interessante è infatti il concetto di “safety” riportato con una guida specifica all’interno del gioco stesso. Questa ” modalità ” infatti, permette a tutti di gestire in maniera serena le tematiche e avere un’esperienza di gioco positiva. Le sessioni di gioco sono pensate come delle one-shot che variano dalle due alle tre ore e non hanno bisogno di alcuna preparazione o di un game master.

Leggendo di questo gioco non ho potuto fare a meno di immaginare il tipo di immersione che un’avventura del genere può procurare. Molti titoli, anche lato videoludico, che hanno trattato determinate tematiche, sono riusciti quasi sempre a regalare profonde emozioni ai giocatori. Uno su tutti “Valiant Hearts: the great war” che anche se ambientato nella Prima guerra mondiale e con dinamiche interamente da videogioco, ha saputo donare ai giocatori un certo tipo di emozioni assolutamente innovative per il grande pubblico. Mi aspetto da questo gioco da tavolo un livello di phatos simile e non vedo l’ora di poterlo giocare sfruttandone a pieno le potenzialità.

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