Valhalleluja! La recensione di Assassin’s Creed Valhalla

Ritorna la saga degli assassini targata Ubisoft, questa volta ripercorrendo le gesta dei guerrieri vichinghi in cerca di fortuna nelle terre di Albione. Assassin’s Creed Valhalla è il capitolo migliore della serie?

Il 10 novembre (stesso giorno del lancio di Xbox Series X/S) è uscito il primo gioco di un certo peso per le console di nuova generazione: Assassin’s Creed Valhalla, il titolo che sancisce il ritorno dei famosi assassini di Ubisoft dopo due anni dall’uscita di AC Odyssey. Questa volta saremo catapultati nella tumultuosa epoca dei vichinghi. Dallo storico Rune, passando per Hellblade: Senua’s Sacrifice, fino all’ultimo God of War, la mitologia norrena nel mondo videoludico ha sempre esercitato un ruolo importante. A questo bisogna aggiungere sicuramente il successo negli ultimi anni della serie televisiva Vikings, da cui Assassin’s Creed Valhalla prende a piene mani diversi spunti (primo fra tutti la fisionomia del protagonista Ragnar Lodbrok, molto simile al suo alter ego nel gioco).

Battaglia Assassin's Creed Valhalla

Valhalla è ambientato durante l’invasione vichinga dell’Inghilterra del IX secolo in cui vestiremo i panni di Eivor. La trama è basata in gran parte sulle vicende dei clan vichinghi, ma ci sono anche degli accenni sull’Ordine degli Assassini e sull’Animus . Come negli ultimi capitoli della saga, anche Valhalla ha perso lo spirito degli albori trasformando completamente il ruolo dell’assassino, usato ora soltanto come figura di collegamento tra un titolo e l’altro. Quello che resta è un’avventura d’azione open-world che strizza l’occhio (anzi entrambi) al GdR con combattimenti meno tattici e più frenetici.

Dove c’è idromele c’è casa

All’inizio del gioco saremo il giovane Eivor, traumatizzato dall’assalto ai danni del proprio villaggio nostro villaggio, con tanto di saccheggio e civili trucidati. In questo frangente viene forgiato il carattere del protagonista, mentre assiste indifeso alla morte dei suoi genitori. Il protagonista non ha sesso appena cominceremo il gioco. Dopo la tragedia in stile Bruce Wayne, saremo chiamati a decidere il suo genere.

Evior uomo e donna

Eivor è il fulcro del gioco e offre sempre un umorismo leggero senza prendersi mai troppo sul serio a differenza di alcuni protagonisti degli episodi precedenti. Lui/Lei appartiene al clan vichingo del Corvo e vive tra i fiordi norvegesi. Una serie di nuove alleanze e accordi tra i regni lo spingeranno però ad allontanarsi dalla sua patria, decidendo col fratello Sigurd di cercare una nuova terra promessa in Inghilterra.

Paesaggio Assassin's Creed Valhalla

L’isola è divisa in diversi regni in lotta e per provare a farsi largo col proprio clan vichingo ci sarà da sudare. Dovremo creare un insediamento per tutti i membri del clan ma anche stringere alleanze, combattere guerre, detronizzare re ed incoronarne altri. A tutto questo poi si aggiungono i compiti che ci verranno affidati dalla Confraternita degli Assassini. Sarà nostro compito anche fare svolgere attività di ordinaria amministrazione come curare villaggio, aiutare i suoi abitanti e costruire negozi… tra un massacro e l’altro.

Ubisoft ha creato un’ambientazione enorme con missioni che richiedono lunghe cavalcate o navigazioni per spingere il giocatore a esplorare ogni centimetro della mappa. Una mappa enorme, forse anche troppo. Il nostro viaggio nelle terre del nord ci consentirà di ammirare rovine romane, castelli rudimentali, piccoli insediamenti, grandi città, aree rurali, caverne da esplorare e persino zone maledette da bonificare. La varietà di ambientazioni lascia davvero a bocca aperta. Tutto curato veramente nei minimi dettagli, dagli specchi d’acqua ai volti dei protagonisti.

Tra un omicidio e l’altro e tra una raccolta di bacche e l’altra, ci saranno anche divertenti siparietti con delle gare di bevute in cui potremo ubriacarci insieme ad alcuni NPC, dimostrando tutta la nostra fantozziana potenza nel rutto libero. Basta dare dell’idromele ad un vichingo per farlo sentire a casa.

Gara di bevute di idromele

Tarantino esci da questo Valhalla

Assassin’s Creed Valhalla riesce a dare il meglio di sé nel combattimento melee, con scontri fisici e violenti. La capacità di mimetizzarsi tra la folla, di agire nell’ombra è presente e migliorata rispetto ai precedenti capitoli, ma è finita in secondo piano. Lasciamo da parte le eleganti uccisioni di Ezio: i vichinghi sono brutali. Gli scontri sono sanguinosi, violenti e ricchi di mutilazioni, degni dei migliori film di Quentin Tarantino.

Arma, scudo, arco e frecce saranno i nostri fedeli compagni di strage. La strategia da utilizzare è quella che abbiamo ormai imparato a conoscere negli ultimi episodi: si colpisce duro e si schiva molto. Anche ai livelli di difficoltà più bassi sarà vitale imparare ad eludere gli avversari, spostarsi rapidamente o usare lo scudo per bloccare tempestivamente gli attacchi peggiori, così da destabilizzare i nemici ed esporli ai vostri attacchi. Bisognerà poi imparare a sfruttare le mosse speciali che non guadagneremo salendo di livello ma esplorando l’ambiente. La mappa di gioco, infatti, include anche i libri della conoscenza, da cui dovremo apprendere abilità nuove che possono tornarci particolarmente utili in battaglia. Tutte mosse legate in primis all’uso della forza bruta e delle abilità fisiche che consumeranno la nostra barra dell’adrenalina (ricaricata durante gli scontri o tramite funghi speciali).

Uccisione con arco

La potenza complessiva del nostro personaggio aumenta sbloccando i vari talenti che è possibile trovare in un apposito menu, tutti sistemati all’interno di alcune costellazioni (modello Skyrim). Si passa da comuni bonus fino per poi arrivare ad inedite azioni da utilizzare in combattimento, oppure nello stealth. Per sbloccarli sarà necessario ottenere esperienza, come sempre accumulabile esplorando nuovi territori, completando attività e uccidendo i nemici.

Costellazione dei talenti

Eivor, inoltre, potrà contare su un solido equipaggiamento, che dovremo potenziare trovando le giuste risorse e persino qualche runa che ne aumenti l’efficacia. Le armi sono in numero decisamente minore rispetto al passato. Piuttosto che puntare sulla quantità, Ubisoft ha preferito una maggiore differenziazione dei vari movesets (è possibile gestire in modo indipendente le due mani del protagonista).

Elmo potenziato
Ascia potenziata

Comparto tecnico e controlli, luci e ombre

Assassin’s Creed Valhalla è sicuramente il gioco migliore della saga sul lato grafico. Come già detto in precedenza, il mondo è vastissimo e pieno di dettagli da scoprire passeggiando, andando sul cavallo o in nave. La bellezza dell’ambientazione si accompagna all’ottimo sistema di illuminazione. I personaggi sono sbalorditivi da quanto sembrano reali.

Evior

Giocando con un PC con processore Intel i5660K, RAM 16gb, RX 580 8gb su Windows 10 a risoluzione 1080p, il gioco si è mantenuto sui 30fps a dettagli molto alti, mentre a dettagli bassi superava i 60fps. Con le nuove NVIDIA RTX 3000, le Radeon RX 6000 e i processori Ryzen 5000, AC Valhalla promette di raggiungere risultati eccezionali. Il comparto sonoro è ottimo, belle le musiche e anche il doppiaggio (parlo per la versione inglese) è davvero notevole.

Evior appeso come un pipistrello

Purtroppo i controlli sono spesso imprecisi: nei momenti più caotici gestire la situazione diventa complicato, le parate delle volte saltano e il personaggio tende ad arrampicarsi su qualsiasi cosa. Queste interruzioni del combattimento sono spesso ininfluenti, ma non c’è da escludere che in momenti difficili possano portare a morte certa.

Grazie Odino… Valhalleuja!

Assassin’s Creed Valhalla continua sulla strada di Odyssey, snaturando i vecchi capitoli della saga. Tuttavia il prodotto che Ubisoft ci ha offerto è ottimo quasi sotto ogni aspetto, meravigliando con il comparto grafico e portando anche interessanti novità nel gameplay. La campagna è immensa, forse anche troppo dispersiva, ma ci garantisce tante ore di esplorazione e missioni secondarie. Un gioco completo dove potremo fare di tutto, dal lato gdr a quello gestionale, ammirando di tanto in tanto gli splendidi scenari nordici. Consigliato a tutti, specialmente ai possessori di hardware all’avanguardia e di console next-gen che permetteranno di apprezzare appieno tutto il lavoro di Ubisoft. Grazie Odino… Valhalleluja!!!

Oltre a Rune, Hellblade e all’ultimo God of War, la mitologia norrena ha influenzato enormemente anche il mondo di Skyrim. Vi ricordate qual era la sala analoga al Valhalla nel videogioco di Bethesda?

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