PROGETTO FM: – Paudice a tutto tondo

Buonasera a tutti, cari lettori di Progetto X. Oggi, ai nostri microfoni, ospitiamo Carlo Paudice, ex giocatore della Juventus, oggi in forza alla Roma, ed ex allenatore del Vicenza.

Buonasera signor Paudice, benvenuto ai microfoni di Progetto X. Questa è la sua prima apparizione, post ban. Come si sente?

P: “Buonasera. Sono pronto per iniziare!”

Parliamo del Paudice calciatore: la Juventus, sua ex società, dopo aver continuato a tenerla sotto contratto, durante il periodo del ban, ha deciso di venderla. Che ricordi ha dell’esperienza alla società bianconera?

P: “Bei ricordi. Ho sempre messo la Juve prima del mio calciatore. Lì ho vinto il titolo di miglior giocatore dell’anno ed uno scudetto.

Poi due stagioni fa, se non vado errato, si ruppe qualcosa nello spogliatoio e, a causa di questa rottura, seguirono diversi addii da parte di parecchi protagonisti di quel fantastico scudetto. Però mi restano, sicuramente, dei ricordi positivi.”

Come si è sentito quando la Juventus ha deciso di non puntare più su di lei? Ha dei risentimenti nei confronti della società bianconera?

P: “La Juve aveva già deciso di non puntare più su di me già all’inizio della scorsa stagione, nonostante la mia volontà fosse quella di restare. Mi misero sul mercato ma nessuno offrì la cifra chiesta dalla società. Ora come ora direi che ci sta, non ho più la scheda di una volta. Magari mi sarei aspettato un minimo di riconoscimento in più, visto che ho passato tutte le stagioni lì, ma sono scelte societarie che accetto.”

Dopo essere stato inserito sul mercato, ha deciso di accettare l’offerta della Roma, squadra per cui tifa nel calcio fuffa. E’ eccitato di avere una tale possibilità?

P: “Assolutamente sì! Appena mi venne comunicata l’intenzione di mettermi sul mercato,avevo solo una squadra in mente: la Roma.”

Quando ha saputo di un interesse della società capitolina, perciò, non ha avuto dubbi su cosa scegliere. Ma ha ricevuto, oltre quella della Roma, altre offerte interessanti?

P: “Certo, ma arrivarono tutte dalla C. Io, dal canto mio, avrei accettato solo offerte dalla Serie B in su.”

Parlando della stagione, che cosa si aspetta in maglia giallorossa? E, soprattutto, quali sono i suoi personali obiettivi?

P: “Il nostro obiettivo è quello di andare in Serie A, ovviamente. Io proverò a trascinare la mia Roma in quest’impresa, voglio e vogliamo la Serie A.”

Vuole quindi assumere un ruolo da “trascinatore”, si sente leader di questa squadra? Pensa che, a fine anno, potrebbe essere lei il capocannoniere dei capitolini?

P: “Sì, voglio essere il trascinatore e so che alla lunga lo sarò. Potrei essere il capocannoniere solo se il mister mi facesse giocare regolarmente per ciò, ma so che ci sono tanti altri miei compagni molto forti.”

Parlando dei compagni, come si trova con il nuovo spogliatoio? Ha già particolarmente legato con qualcuno?

P: “No, per il momento no, ma conoscevo già 2-3 giocatori perché li portai da ds alla Roma e li allenai.”

Della sua ex avventura, quella bianconera, invece, a chi rimarrà più legato?

P: “Beh la maggior parte non gioca più alla Juve. Sicuramente ebbi un bel rapporto con Zirattu e Carrano che mi ricordo sono ancora lì. Come presidente mi trovai bene con Amadori e Brian Santoro.”

Parliamo invece della sua avventura da staff, può farci, per favore, un rapido recap di quelli che furono i suoi ruoli?

P: “Certo! Fui DS della Roma 3 anni fa e del Cuneo 2 anni fa. Come allenatore ebbi esperienze a Trapani 3 anni fa, Roma 2 anni fa e Vicenza 7 mesi fa.”

Parlando invece della sua carriera da staff, qual è stata l’avventura che più l’ha entusiasmata?

P: “A livello di direttore sportivo, sicuramente la Roma che retrocesse in serie b con tutti inattivi tranne 2. La prendemmo con Cocco, la rivoluzionammo, arrivò anche la presidenza e facemmo una bella squadretta.

Per quanto riguarda il ruolo di allenatore, a Vicenza ho un bel ricordo per il feeling che ho avuto con la squadra, il presidente Arnone ha sempre avuto tanta fiducia in me e facemmo un bellissimo campionato sfiorando l’impresa di salire in A. Poi questa “favola” è stata interrotta bruscamente e in un modo che lascia doppiamente l’amaro in bocca sia dai miei, soliti, brutti modi, che da qualcuno che evidentemente aveva poco da fare.”

A proposito di Vicenza. Una semifinale playoff in S4 e poi, la scorsa stagione, il ban, dopo alcune giornate di campionato. Può raccontarci cosa successe?

P: “Come detto, iniziammo il campionato successivo facendo punteggio pieno fin quando prima di una partita che ora non ricordo, non riuscii ad entrare nel server per motivi che neanche ricordo. Perdemmo e mi arrabbiai probabilmente con qualche admin del server, sfogandomi nella chat del Vicenza con i miei giocatori. Proprio uno di loro -io so chi, ma evito di fare nomi- decise di fare gli screen e mandare tutto agli admin che decisero per il ban.”

A seguito di ciò, fu anche inibito dai ruoli staff. Ma ha intenzione di tornare, magari come allenatore in qualche società?

P: “Potrei farlo dalla prossima stagione come allenatore, sto valutando. Potrei anche inserirmi come presidente con qualche altro utente come cordata, mi è stata proposta una squadra per fare una cordata ma per ora nulla di concreto…”

Ha già idea di quale potrebbe essere la prossima società a darle fiducia in qualità di allenatore?

P: “Assolutamente no, ma so che, essendo uno dei migliori allenatori, se non addirittura il migliore, in un’ipotetica candidatura, mi contatterebbero diverse squadre.”

Cosa determinò la fine della sua carriera da Ds? In futuro, tornerebbe a farlo?

P: “Mancanza di volontà. In futuro se avrò gli stimoli giusti, magari si, ma per ora no.”

In seguito alle sue avventure sarà entrato in contatto con diversi utenti. A livello di DS e di Mister, ha dei pupilli?

P: “Ormai mi vedo come mister, quindi sì, ho dei pupilli: Sulsenti, Nicolino – che ho allenato in 2 squadre diverse – per fare dei nomi, poi Frappo, Santomartino… questi sono i primi che mi vengono in mente.”

Grazie mille! In bocca al lupo per la stagione!

P: “Di nulla e crepi il lupo.”

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