Progetto FM – L’Avogaro Cuneiforme
Oggi ai microfoni di Freekick abbiamo Francesco Avogaro, mister del Cuneo! Partiamo dalla fine: come hai vissuto l’esperienza dei playoff?
Salve a tutti e grazie per l’intervista! È stata un’esperienza emozionante, poche volte sono stato ansioso come durante la partita. Ho avuto modo di affrontare bellissime squadre come il Locri, dove ho avuto l’onore di conoscere mister Filippone, il Varese che è la nostra bestia nera ed il Catanzaro contro il compagno di squadra Martinelli. Erano anche le prime partite che ho allenato online perché purtroppo in Coppa Italia non ho potuto farlo, quindi mancavo molto d’esperienza. Purtroppo siamo usciti in semifinale contro il Catanzaro per un risultato complessivo di 2-1 per loro. La ritengo comunque un’esperienza positiva perché ho conosciuto nuove persone nel corso della stagione, ho migliorato moltissimi rapporti e soprattutto ho imparato molto di più il gioco rispetto a prima, visto che sono un novellino come allenatore, avendo iniziato a giocare a fm ad agosto.
Risultato notevole dunque! Evidentemente, nonostante l’inesperienza, le scelte tattiche e l’apporto del gruppo si sono rivelati fondamentali! Puoi raccontarci com’è gestire una squadra di C, sia dal lato tattico che per quanto riguarda mantenere alta l’attività ?
Per prima cosa ho scelto la C perché non avevo tanto tempo libero la sera per allenare, ma il motivo principale è perché volevo cominciare dal basso visto la mia inesperienza. Penso che il gruppo abbia molto talento, non siamo il top come attività, però comunque siamo molto tranquilli e scriviamo abbastanza tra di noi, infatti in questa stagione non abbiamo mai avuto un inattivo. Vorrei ringraziare il nostro Marketing Manager Jacopo Pisasale e soprattutto il nostro grandissimo presidente Donato Sodano, fondamentali per l’attività del gruppo. Dal punto di vista tattico devo ringraziare ancora molto Donato Sodano che da DS ha preso tanti giocatori che hanno più di un ruolo, così da non farmi pesare la rosa ristretta di ogni squadra di C. Sono stato primo in moltissime giornate in C/a e per me era come un sogno, l’allenatore novellino che riesce ad essere primo in un campionato così competitivo con squadre ed allenatori fortissimi come la C/a, purtroppo sono arrivato secondo a fine stagione. Tatticamente purtroppo le partite non erano allenate e quindi non sapevo se avevo vinto la partita per come l’avevo giocata oppure semplicemente perché avevo avuto fortuna. Ho cambiato molto il mio stile di gioco in questo campionato e devo ringraziare Maurizio Deidda per avermi fatto capire il gioco ed avermi fatto da maestro, il gioco ad inizio stagione non era tanto sensato visto che ormai era diventato uno scontro tra tff e Beowulf. In conclusione sono diventato un appassionato della difesa a 3, come il grandissimo Giuseppe Staniscia ed ho iniziato a fare dei moduli molto ubriachi ed originali, d’altronde da giocatore gioco nel Torino e sappiamo benissimo che le partite si vincono con la birra e le tibie spezzate.
L’umiltà di prendere ad esempio modelli vincenti è una delle chiavi per il successo, non posso che concordare. Una buona programmazione non può che tendere al futuro: verso quali scenari siete proiettati? Sfrutterete il bonus squadra attiva per cercare il grande salto o cederete i vostri migliori giocatori alla società madre per fargli spiccare il volo in ambienti amici?
La mia filosofia di allenatore è di far giocare le persone più attive, indipendentemente dalla scheda, perché è un gioco che come obiettivo ha conoscere nuove persone e divertirsi. Il bonus squadra attiva lo useremo per comprare persone al caso nostro, appassionate al progetto della squadra e del gruppo. Sinceramente mi importa poco la scheda se il giocatore è un piccolo grande spammer (ovviamente con i limiti del regolamento) come un giocatore da 300k deve essere. Saremo anche affiliati al Genoa, squadra molto famosa e rispettata per la loro attività, ma ciò non significa che non ci impegneremo al 100% per prendere il nostro obiettivo, cioè la serie B. Devo ammettere anche che l’attività del gruppo mi motiva molto per continuare ad allenare, così come la competizione con gli altri allenatori. Quelli che vorrei affrontare sono Daniele Collano, con cui ho provato tantissime tattiche pazzerelle, Gabriele Marchi per stabilire chi sia il miglior allenatore Fiorentino, Cristian Marchese perché è molto waoso ed ha una voce bellissima, Di Leo perché è un grande e soprattutto voglio la rivincita contro Martinelli. (Sedda e Deidda li considero fuori categoria, contro di loro perderei 10-0). Come modello di società voglio ispirarmi molto a quella Torinese dove si vive di attività e siamo tutti dei grandissimi spammer.
Per concludere una domanda sull’Avogaro calciatore: dalle tue parole trapela un grande senso di appartenenza al Torino, quindi possiamo supporre che non ti allontanerai da lì, giusto?
Il Torino è stata la mia prima squadra, la squadra che mi ha dato la motivazione per credere nel progetto, ho trovato dei compagni fenomenali ed attivissimi e sono fortunato a stare lì, non penso che andrò mai via da qui se non mi cacciano prima loro (ride molto), comunque mi piacerebbe molto giocare con Damiano Mattia mio primo amico virtuale ed attaccante scarsissimo, di cui ho rotto 2 tibie durante Cremonese-Torino. Vorrei ringraziare moltissime persone però non penso che l’intervista venga bene con una grande lista di nomi, per concludere dico la parola più bella e simbolica del gruppo, “Wao”. Ah, sopratutto grazie ancora per l’intervista!
Grazie mille a te per avercela concessa! Un forte in bocca al lupo a te e al Cuneo!
Anche a voi di Free Kick ed a te mister, porta in alto la difesa a 3!
Articolo scritto da : Giuseppe Staniscia
Revisionato da: Stefano Santoro
Grafica : Stefano Santoro
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