Koi Koi: introduzione sotto la pioggia
Che cos’è l’hanafuda?
Hanafuda è una parola composta giapponese. Hana significa Fiori, mentre Fuda significa Carte. Quindi la parola è traducibile con Carte dei fiori. Di fatto è un mazzo di quarantotto carte, diviso in dodici semi -detti mesi- da quattro carte ciascuno. Ogni seme rappresenta una pianta tipica del mese a cui il seme si riferisce. Il mazzo di carte ha origine intorno al periodo Edo (dal 1603 al 1868) come una modifica delle carte portoghesi Hombre. In quel periodo infatti, dopo la vittoria di Tokugawa Yeyasu nella battaglia di Sekigahara (1603) gli occidentali e tutto quello a loro collegato vennero banditi dal Giappone. Anche le carte che i giapponesi avevano tanto imparato ad amare. Iniziarono quindi le prime modifiche: dapprima le carte riportavano ancora i numeri sulle facciate, per poi iniziare ad avere figure floreali e di animali. Le carte numerate vennero bandite perché durante il regime di Tokugawa non c’era alcuna tolleranza al gioco d’azzardo, mentre le carte da Koi Koi non avendo numeri resistettero per molto tempo. Il loro segreto sta anche in un piccolo gioco di parole nel nome: Hana infatti non vuol dire solo fiore, ma anche naso. Immaginate quindi di essere pedinati da un funzionario anti gioco d’azzardo nel periodo Edo e di entrare in un negozio a chiedere degli Hanafuda, ovvero dei fazzoletti per il naso. Una copertura davvero efficace. In epoca moderna il mazzo di carte venne ripreso da una ditta il cui nome sicuramente non vi sarà nuovo. La Nintendo infatti venne fondata appositamente per stampare le carte da Koi Koi. Dapprima erano stampate su legno, per poi passare all’attuale formato in cartoncino spesso.
Come è composto il mazzo Hanafuda?
Come già detto un mazzo da Koi Koi comprende 48 carte, divise in 12 mesi, con piante diverse. Tuttavia le carte assumono anche un’altra catalogazione in base al sistema di gioco del Koi Koi e dei suoi punteggi: esistono infatti 23 carte pianta, 7 carte animali, 4 carte brillanti, 4 carte nastri normali, 3 carte nastri blu, 3 carte nastri del poeta e 3 carte speciali. Ogni mese ha una ripartizione più o meno uniforme di questi tipi di carte: Gennaio: (pianta di pino) 1 carta brillante, 1 carta nastro del poeta, 2 carte pianta Febbraio: (pianta di pruno) 1 carta animale, 1 carta nastro del poeta, 2 carte pianta Marzo: (pianta di ciliegio) 1 carta brillante, 1 carta nastro del poeta, 2 carte pianta Aprile: (pianta di glicine) 1 carta animale, 1 carta nastro normale, 2 carte pianta Maggio: (pianta di iris) 1 carta animale, 1 carta nastro normale, 2 carte pianta Giugno: (pianta di peonia) 1 carta animale, 1 carta nastro blu, 2 carte pianta Luglio: (pianta di lespedeza) 1 carta animale, 1 carta nastro rosso, 2 carte pianta Agosto: (pianta di cortaderia) 1 carta brillante, 1 carta animale, 2 carte pianta Settembre: ( pianta di crisantemo) 1 carta speciale, 1 carta nastro blu, 2 carte pianta Ottobre: (pianta di acero) 1 carta animale, 1 carta nastro blu, 2 carte pianta Novembre (pianta di salice) 2 carte speciali, 1 carta animale, 1 carta nastro normale Dicembre (pianta di Paulonia) 1 carta brillante, 3 carte pianta
Koi Koi di novembre, il mese della pioggia
Visto che siamo in novembre pare doveroso analizzare più nel dettaglio questo mese delle carte da Koi Koi. Novembre è l’unico mese assieme a Dicembre a non avere 2 carte pianta nella sua composizione, bensì ha due carte speciali, anche se quasi sempre la carta del Fulmine viene considerata una pianta e non una speciale. Ma procediamo con ordine:

La carta del mese di novembre raffigurante l’uomo della pioggia
Carta Uomo della Pioggia. Questa è una carta 100% speciale, e acquisisce un grandissimo valore con le combinazioni di carte brillanti. Infatti esistono due punteggi possibili: ame-shiko e goko, rispettivamente tre carte brillanti più la carta uomo della pioggia e tutte le carte brillanti più uomo della pioggia. Leggende vogliono che l’uomo raffigurato nella carta sia Ono no Michikaze, grande studioso di calligrafia del periodo Heian, e inventore degli alfabeti Katakana e Hiragana, indispensabili nel giapponese moderno. Nello specifico si racconta che in un giorno piovoso di novembre Ono fosse così disperato e scoraggiato da voler abbandonare per sempre i suoi studi calligrafici: decise quindi di fare una passeggiata per schiarirsi le idee, e fu allora che vide una rana che cercava di aggrapparsi a un ramo di salice. Per sette volte la povera rana cercò di restare aggrappata, ma il vento e la pioggia contrari la ributtavano a terra. L’ottava volta ce la fece, e Ono, colpito dalla perseveranza dell’animale decise di non mollare. Da qui deriverebbe anche il popolare detto del 1500 “cadi sette volte, otto volte rialzati” Ci sono poi una carta animale, raffigurante una rondine e una carta nastro rosso.

La carta del mese di novembre che rappresenta il fulmine
Il fulmine è un’altra carta molto molto importante. Rappresenta le tempeste che solitamente si abbattono sul Giappone in questo periodo, veri e propri tifoni in grado di spazzare via qualsiasi cosa. Per questo molto spesso il mese di novembre viene definito anche mese della pioggia, oltre che mese del salice. può essere considerata in due modi: come carta pianta o come carta speciale –solitamente nelle regole Hawaiane-. Se la consideriamo come speciale allora segue queste regole: -il fulmine può catturare una qualsiasi carta a sua scelta -l’ultima carta del mese della carta catturata dal fulmine, se in gioco, va al giocatore con il fulmine. -queste regole non si applicano se il giocatore avversario ha ottenuto un Hiki -che spiegheremo in un altro articolo- Generalmente nel Koi-Koi giapponese il fulmine viene considerata una carta pianta. Doveroso concludere con una piccola poesiola di Fun’ya Yasuhide della raccolta Ogura Hyakunin Hissu, ovvero i cento poeti Ogura.
吹くからに Fuku kara ni |E’ per il suo soffio
秋の草木の Aki no kusaki no |che l’erba e le foglie degli alberi in autunno
しをるれば Shiorureba |sono devastate e sradicate
むべ山風を Mube yama kaze o |Perciò chiamano questo vento di montagna
あらしといふらむ Arashi to iuran |il selvaggio, il distruttore.
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